Tiro con l’arco: il più antico degli sport moderni.
Questa disciplina, inserita quest’anno negli Sport Olimpici di classe B, a buon merito dopo la medaglia d’Oro a squadre vinta a Londra 2012 dagli atleti italiani, anche per la spettacolarizzazione della fasi finali del competizione: gesto e velocità!
Ma questo sport parte da lontano nel tempo e proprio da Pinerolo: le prime citazioni certe risalgono al 1322, dove la Compagnia degli Arcieri di Pinerolo appare nella competizione in occasione delle feste promulgate per l’affrancamento della cittadinanza dai diritti feudali. A buon diritto è la prima Compagnia di Arcieri “moderni” della penisola.
L’Architetto Carminati, cultore della tradizione arceristica pinerolese, ci cita un ordinato del Comune emesso nel 1456 che concedeva un terreno alla confraternita degli arcieri de balestrieri un terreno per l’allenamento dei giovani interessati ad esercitarsi nell’arte del tiro.
Alcuni anni dopo, nel 1467, la confraternita è citata nell’ordine da tenersi nella processione del “Corpus Domini”. La significativa presenza degli arcieri nella Pinerolo medievale e rinascimentale è ancora testimoniata da una cappella comunale dedicata a San Sebastiano nella chiesa di San Francesco e da un affresco sempre del Santo protettore degli arcieri presente nell’abside del Duomo.
L’impostazione della Compagnia rispecchiava non tanto un aspetto legato alla difesa della città, come per i balestrieri, ma piuttosto un aspetto ludico precursore della moderna disciplina sportiva: infatti l’arco non era tra le armi proibite né nelle coscrizioni militari. Tale impostazione deriva quasi sicuramente dall’associazione francese dei Cavalieri di San Sebastiano, da cui mutua gli usi assolutamente compatibili se non uguali, legati allo volontarietà dell’attività del tiro con l’arco e al suo aspetto competitivo.
Nel proseguire dei secoli la confraternita si aprirà, oltre ai balestrieri del nucleo primitivo, anche ai colubrinieri e archibugieri con l’avvento delle armi da fuoco. L’uso di queste ultime nelle vicende bellico/militari finiranno con prendere il sopravvento nelle discipline di tiro definitivamente nel XVIII secolo, soppiantando definitivamente l’attrezzatura da lancio cosicché l’arco cadde nell’oblio.
Trascorrono così circa due secoli dove l’uso dell’arco è relegato al passatempo di un esiguo numero di persone. Nel 1961, in occasione dell’Esposizione Universale di Torino, il tiro con l’arco ricompare come sport femminile. Dal quel momento si ritrovano sporadiche, ma sempre più frequenti notizie della ripresa dell’attività nelle nostre terre fino a quando nel 1972 nasce la Compagnia degli Arcieri del Chisone ad opera di Enzo Prina e Bombardieri con l’apertura del campo di tiro al Malanaggio nel Comune di Porte.
Nel 1974 la compagnia viene accettata nella FITARCO, federazione associata al CONI. Da allora l’attività, oramai quasi quarantennale, non è più cessata. Lo spostamento del campo di tiro nel 1981 in zona San Lazzaro – Pinerolo e dal 2001 ad Abbadia Alpina.
Enzo Prina ci racconta i quei tempi: “gli archi arrivavano direttamente dagli Stati Uniti, non c’era i materiali di oggi e molti accessori li costruivamo noi, inventavamo e copiavamo da quello che vedevamo sugli archi degli altri arcieri. Per le gare magari facevamo anche 600/700 chilometri utilizzando le ferie e il giro degli arcieri era molto chiuso: eravamo sempre gli stessi. Oggi puoi fare una gara tutte le domeniche facendo pochi chilometri”.
Nei quasi quarant’anni di attività ufficiale, dedicata alla preparazione per le competizioni e istruzione dei neofiti, gli Arcieri del Chisone sono stati pionieri in alcune discipline dell’arceria: lo ski-arc è nato qui e ad Angrogna si è tenuto il primo Campionato Italiano di specialità.
Sempre dalla Compagnia è nato il nucleo che ha poi fondato l’Arco Club Praly, che con Nadia Peyrot ha portato il nome della località della Val Germanasca in competizioni di livello mondiale.
Da menzionale negli arcieri del Chisone il compianto Andrea Martin, nazionale dei gruppi giovanile e poi della Nazionale maggiore, cresciuto con mostri sacri dell’arceria italiana, quali Ilario Di Buò, Michele Frangilli, Matteo Bisani, tutti vincitori di medaglie Olimpiche. Ha partecipato ad un Mondiale Targa a Sydney (Australia).
Molti arcieri di buon livello hanno militato nella Compagnia pinerolese: Claudio ed Enzo Prina, attuale Presidente della Compagnia, Giuseppe Musso, Laviania Dellerba, Laura Barale, Marco Galfione, tutti con buone prestazioni nelle diverse specialità di tiro.
La vicinanza con la Francia ha portato ad una serie di interscambi con i cugini d’oltralpe, culminati nel 1983 con l’organizzazione di un Campionato Europeo di “Tir de Chasse”, l’antesignano delle competizioni 3D, di cui gli Arcieri del Chisone hanno organizzato con gli Arcieri delle Alpi il 7° Campionato Italiano che si è svolto tra Prarostino e Pinerolo.
Negli anni 70, la diversa visione del tiro con l’arco ha portato a livello italiano alla creazione di due federazioni: la FITARCO (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco), che segue l’ortodossia dettata dalla FITA internazionale (ora World Archery Federation che detta le regole per il tiro alla Targa, Indoor e Hunter & Field ) e FIARC (Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna) che segue prevalentemente il Tiro di Campagna, mutuato dal “tir de chasse” molto praticato oltralpe.
Da arcieri formati nella compagnia pinerolese si sono formate diverse altre compagnie che seguono questa filosofia del tiro, confluite poi in FIARC. Le Frecce del Passel di Angrogna, gli Arcieri Occitani di Villar Perosa, Diana Archery di San Secondo sono tre compagnie affiliate alla FIARC che praticano il tiro di caccia (gare con tiri a distanze sconosciute su sagome di animali di grandezza naturale, quale simulazione delle battute di caccia).
In special modo la Compagnia delle Frecce del Passel organizza annualmente gare di tiro di caccia con un buona partecipazione di arcieri. Sta prendendo piede tra le Compagnie l’uso di federarsi a tutte e due le Federazioni Nazionali, potendo così partecipare a tutte le gare ed entrare nei vari ranking nazionali. Le competizioni 3D sono state comunque introdotte per cercare di riavvicinare le due Federazioni ed il modo di intendere l’arceria moderna.
“ La visione del Tiro con l’arco da parte della FIARC è più pragmatica: il tiro di caccia,e poi il tiro di campagna, porta l’arciere verso la natura, simulando il più possibile l’attività venatoria prima con immagini di animali posizionati
su paglioni, poi sagome tridimensionali di animali a grandezza naturale. La FIARC porta gli arcieri nel tiro un tempo non accettato dalla FITARCO, ovvero la simulazione della caccia. Anche l’utilizzo degli archi è più dinamico: praticamente vengono riconosciuti tutti i tipi d arco con più o meno dotazioni accessorie.” ci dice Mauro Peron, profondo conoscitore del mondo FIARC.
E’ indubbio comunque che le due federazioni stiano attuando una politica di avvicinamento delle giovani leve a questo sport. Dopo le Olimpiadi di Londra 2012, con la vittoria della Medaglia d’Oro a Squadre degli Atleti italiani.
“Dopo le Olimpiadi c’è stato l’effetto traino, con un forte incremento dell’interesse per questa disciplina sportiva. Disciplina che richiede si un costante impegno ed allenamento, ma che permette gia dopo un anno di attività di partecipare con profitto alle gare interregionali. Il nostro settore giovanile si sta sviluppando fortemente, anche grazie al Comitato Regionale della Fitarco che ha ampliato le attività di avvicinamento allo sport” ci dice Giuseppe Musso, presidente della Compagnia degli Arcieri del Chisone.
Buoni anche rapporti con le altre Compagnie del Pinerolese e dintorni. La partecipazione alle competizioni di Hunter & Field (Tiro di Campagna) organizzate dall’ASD Tir a la Mira di Coazze in quel di Giaveno sono tra le più tecniche e divertenti per gli estimatori della specialità, così come pure gli Indoor sulla distanza dei 18 mt che vengono organizzate dagli Arcieri del Conte Rosso di Avigliana.
Cenni attività Arcieri del Chisone
Attività svolta prima in zona Malanaggio - Porte e poi passata a Pinerolo nel 1981. Attualmente il campo di tiro è localizzato ad Abbadia Alpina, Via Bertairone n. 7.
La Compagnia si occupa prevalentemente di Arco Olimpico e Compound, tenendo corsi aperti per neofiti di tutte le età, attività divulgativa della disciplina con seminari e dimostrazioni pubbliche, partecipazione a Giornate dello Sport e
corsi nelle scuole.
Per la vicinanza alla Francia non mancano i contatti con Compagnie d'oltralpe, con le quali vi sono scambi culturali e gemellaggi.
Nel Campo di Tiro sono a disposizione targhe specifiche per le competizioni all'aperto sino a 90 mt, un percorso campagna per le competizioni Hunter &Field e un piccolo percorso per attività 3D.
Ad oggi la Compagnia conta più di 50 iscritti che svolgono regolare attività sportiva, sia all'aperto ed indoor, con partecipazione a competizioni, regionali, nazionali e internazionali.
Nel passato la società ha organizzato nel 1983 un Campionato Europeo di "Tir de Chasse", gara antesignana dell'attuale 3D, diverse competizioni a livello nazionale tiro alla targa FITA e di Ski Arc, di cui può fregiarsi di essere stata promotrice della disciplina ed organizzatrice del primo Campionato Italiano di specialità.
La società, nei lunghi anni di attività, ha ottenuto il riconoscimento della Stella di Bronzo Fitarco al merito sportivo per aver conquistato cinque vittorie ai campionati italiani (ski arc e targa).
Diversi Atleti della Compagnia sono stati in passato, ma anche tuttora, presenti nei Gruppi Nazionali e Regionali, con la partecipazione a competizioni Europee e Mondiali.